Frammento filosofico di Blaise Pascal. Composto tra il 1648
e il 1651 come prefazione del
Trattato sul vuoto, si propone di tracciare
una linea di demarcazione tra il dominio dell'autorità e quello della
ragione; Pascal considera le varie generazioni come un solo individuo che esiste
perpetuamente e che, beneficiando dell'esperienza dei secoli, accresce il suo
patrimonio "senza fine e senza interruzione".